Attivitą culturali e scientifiche

Rievocazione Armistizio 1796

Napoleone Bonaparte aveva solo 26 anni quando prese il comando dell'armata d'Italia che, partita da Nizza il 2 aprile, in una inesorabile avanzata lungo la costa, avrebbe portato alla folgorante scia di battaglie e vittorie che portarono all'Armistizio di Cherasco del 28 aprile 1796 e al celebre proclama: “Popoli d'Italia, l'esercito Francese viene a rompere le vostre catene...”.

 

L'armistizio, diventato poi Pace di Parigi il 15 maggio successivo, metteva fine alla prima fase della Campagna d'Italia, preludio al mito napoleonico, e sanciva l'occupazione francese del territorio sud-occidentale del Piemonte, dalla Valle Stura ad Alessandria, e delle fortezze di Cuneo, Ceva e Tortona, nonché l'abbandono dell'alleanza con gli Austriaci e la cessione di Nizza e della Savoia alla Francia.

 

La manifestazione, organizzata a Cherasco dal 2007, intende rievocare l'Armistizio del 28 aprile 1796 tra Napoleone e Vittorio Amedeo III, attraverso la partecipazione di gruppi storici provenienti da tutta Europa, che, con armi e uniformi fedeli al periodo storico rievocato, fanno rivivere lo spirito dell'epoca.

 

Normalmente il programma si articola su più giornate e, oltre alla rievocazione e alla battaglia tra truppe francesi, austriache e piemontesi, sono previsti momenti culturali legati all'evento.

Itinerari napoleonici in piemonte

Il 9 marzo 1796 Napoleone, dopo soli due giorni dal matrimonio con Joséphine Tascher de La Pagerie, vedova Beauharnais, partì per l'Italia al comando di circa 38.000 uomini mal equipaggiati, dando il via ad una operazione militare che, nei piani del Direttorio, doveva essere semplicemente una manovra diversiva, poiché il vero attacco all'Austria sarebbe dovuto avvenire con l'Armée du Rhin.

 

Iniziava, invece, la prima campagna d'Italia, che avrebbe portato alla luce il genio militare e politico del generale Bonaparte, il quale, nonostante l'inferiorità numerica e logistica, riuscì a sconfiggere ripetutamente le forze austriache e piemontesi.

 

Numerosi furono gli scontri contro le forze armate austriache e piemontesi a Dego, Millesimo, Cairo Montenotte, Cosseria e a San Michele Mondovì, dove vi fu una storica battaglia il 19 aprile 1796 chiamata "Battaglia della Bicocca di San Giacomo" o "Presa di San Michele".

 

Con l'armistizio di Cherasco firmato il 28 aprile 1796, Napoleone Bonaparte costrinse Vittorio Amedeo III di Savoia a pesanti concessioni, ratificate con la Pace di Parigi (15 maggio), tra le quali assegnare alla Francia la Savoia e Nizza.

 

Il 10 maggio 1796 Napoleone sbaragliò l'ultima difesa austriaca nella battaglia al Ponte di Lodi e, il 15 maggio dello stesso anno, entrò a Milano.

 

Finì così la prima fase della campagna d'Italia.

 

Giuseppe Bagetti, il "capitaine-ingénieur-géographe-artiste" dell'armata francese, fin dal 1796/1797, ha ripercorso in modo esemplare i luoghi dove sono avvenute le battaglie della prima campagna napoleonica in Italia (1796 - 1797), realizzando una serie di vedute, disegni ed acquarelli che, con precisione geografica, illustrano i momenti più importanti che hanno visto come protagonista il generale francese ed il suo esercito. Un vero reportage a ritroso per esaltare il valore dell'esercito napoleonico e del suo comandante.

Obiettivi

Il 28 aprile 1796 la Francia rivoluzionaria sigla a Cherasco un importante armistizio con gli eserciti piemontese e austriaco, a seguito del quale il Piemonte sud-occidentale diviene territorio francese.

Per la popolazione ebraica presente nel territorio a dominazione francese questo evento segnerà l’inizio di un primo periodo di pace e diritti civili, che durerà fino alla Restaurazione del 1814.

In ricordo di quel periodo, la Fondazione De Benedetti - Cherasco 1547, tramite il suo comitato "Legami con la Francia", che si avvale anche di contributi esterni, propone attività ed eventi rievocativi che mantengano e sviluppino un legame culturale tra Piemonte e Francia.

 

 

LE SOUVENIR NAPOLÉONIEN

 

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